Incontro con Silvio “Gnaro” Mondinelli - 17.10.2025

Auditorium Banca Prealpi San Biagio – Tarzo (TV)
17 ottobre 2025 – ore 20:45
Ingresso libero

“Oltre i quattordici 8000” è un documentario presentato al Trento Filmfestival, realizzato dalla giornalista e sciatrice Dody Nicolussi, su Silvio “Gnaro” Mondinelli, sesto uomo al mondo ad aver salito tutti i quattordici Ottomila senza l’ausilio di bombole d’ossigeno. Nel film il forte alpinista bresciano racconta la sua vita in montagna, la passione, la fatica, il desiderio di libertà, i momenti difficili e a volte tragici, la lontananza dalla famiglia, il costante rischio che si deve affrontare, e i numerosi salvataggi ai compagni in difficoltà. Ma anche il dolore per la perdita di un compagno di cordata, e la gioia immensa portata da queste incredibili avventure.

La serata non si limiterà alla proiezione del film, ma sarà un dialogo con il forte alpinista che racconterà il suo modo di vedere la montagna. È un’occasione per tutti coloro che desiderano essere ispirati dalle imprese straordinarie di un uomo che ha dimostrato che la determinazione e la passione possono portare alle vette più alte, sia letteralmente che metaforicamente.

Silvio “Gnaro” Mondinelli, nato il 24 giugno 1958 a Gardone Val Trompia (Brescia), ha salito i 14 Ottomila senza bombole d’ossigeno, secondo italiano dopo Reinhold Messner a compiere l’impresa. La sua storia comincia nel 1976, quando, arruolandosi nella Guardia di Finanza, comincia a scoprire e coltivare l’amore per la montagna, entrando a far parte del Soccorso alpino di Alagna Valsesia e diventando poi Guida alpina.
L’attività internazionale di Silvio Mondinelli, il “Gnaro” (“il ragazzino”), inizia nel 1984 con la spedizione al Puscanturpa e il primo Ottomila arriva nel 1993 con la salita del Manaslu. Quindi tocca alla cima del Shisha Pangma e nel 1997 riesce invece a toccare gli 8.201 metri del Cho Oyu. Il 2001 è il grande anno della salita di quattro Ottomila in soli cinque mesi: Everest, Gasherbrum I, Gasherbrum II e Dhaulagiri. L’anno successivo è la volta della vetta del Makalu e nel 2003 raggiunge la terza montagna del Pianeta, il Kangchenjunga. Nel 2004 tocca alla vetta del K2, che il “Gnaro” raggiunge come membro della spedizione “K2 2004 – 50 anni dopo” organizzata da Agostino Da Polenza, ricevendo la Croce d’oro al Merito della Guardia di Finanza (2005). Nel 2005 arriva la cima del Nanga Parbat e nel 2006 è la volta del Lhotse e dell’Annapurna. L’ultimo
Ottomila è il Broad Peak nel 2007. Nel 2010 diventa uno dei pochi uomini al mondo ad aver scalato l’Everest da entrambi i versanti senza ossigeno supplementare. La sua leggendaria forza e la generosità con la quale
si è dedicato a soccorsi in alta quota, sia sulle Alpi che in Himalaya, ne fanno una figura unica e particolarmente stimata nel panorama alpinistico internazionale. Nel 2009 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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