Gallery: Adamello, Cima Cannone 149
Adamello, Cima Cannone 149
Data: 04/07/2015
Per la ricorrenza del centenario della Grande Guerra il Cai di Vittorio Veneto ha organizzato il grande evento di recarsi al Rifugio Lobbia alta ai caduti dell’Adamello, m.3020, e alla cima Lobbia alta, m.3196, e per finire al cannone da 149 G, detto anche ippopotamo, posta in quel periodo, m.3290.
Organizzata dal capogita Giorgi Carlo (Gino), l’adesione fu subito interessante; fatti i preparativi e le predisposizioni a norma di sicurezza con i titolati (Massimo Fioretti) e altri.
La mattina del 4 giugno dal piazzale Cadoro, la corriera, con 19 partecipanti, e altri 4 con macchina propria, siamo partiti alla volta della Val di Genova, ed una volta arrivati, ci siamo fermati all’ultimo parcheggio, dove è iniziato un doveroso controllo per accertarsi che tutti i partecipanti fossero equipaggiati di tutto ordine.
Si parte per strada bianca, per poi imboccare il sentiero ‘del Matarot’ n.241.
Circa un’ora dopo, una partecipante si ritira, mentre la colonna prosegue e si divide, anche perché è previsto un temporale; quando arrivammo, eravamo in tensione per i nostri amici rimasti indietro; arriva la pioggia, ed arrivano anche loro, con una piccola bagnatina, ma niente di grave.
Alla sera, dopo cena, un gruppo di partecipanti, io compreso, decise di salire la cima Lobbia alta per vedere il panorama del tramonto dalla vetta, con foto ricordo, per poi tornare al rifugio per il meritato riposo. Giunti al rifugio: io Carlo, Massimo, ed altri, abbiamo messo a punto le cordate per la mattina dopo, per raggiungere il cannone 149 G, alla cima Cresta Croce.
La mattina dopo di buon ora, dopo la colazione, siamo partiti, da prima in discesa sul ghiacciaio, e poi in salita per arrivare circa due ore dopo alla vetta con molto stupore, davanti al Cannone tutti pronti per la foto di gruppo e di ricordo.
Eravamo in venti, io ero già stato in quel posto, molti anni fa, ma per gli altri che non c’erano mai stati, fu una grande gioia, e dopo alcune altre foto, si riprese la discesa, sempre con grande attenzione, attraverso il ghiacciaio, finché, ad un tratto, Massimo si staccò dalla cordata per riprendere le persone che non erano salite, mentre noi aspettavamo sul ghiacciaio che ci raggiungessero e potessimo proseguire verso il parcheggio dove ci attendeva la corriera, stesso luogo dove preparammo un banchetto per abbuffarci un po’e per qualche commento.
Tutti contenti della bella gita.
Il Capogita Giorgi Carlo, ringrazia tutti i partecipanti per la loro collaborazione.
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Domenica, ore 5,45 verso l´ippopotamo
Schegge di guerra
Cercando di evitare i "buchi"
La seconda cascata (vicino al Rifugio Mandron)
Il lago Mandrone
e il Rifugio Mandron
Ultima cascata
Poco dopo la partenza
La prima cascata (del Matarot?)
preparativi per la ferrata
Momenti della ferrata
Un passaggio difficile
Il primo nevaio
Rifugio Lobbia Alta
L´allegra compagnia
Tramonto dal Monte Lobbia Alta
Inizio della discesa
Noi!
Arrivati...
all´ippopotamo!