Gallery: Matera e volo dell'Angelo

Matera e volo dell'Angelo


Data: 19/05/2016

Da giovedì 19 a Domenica 22 Maggio

Descrivere tutto quello che ho provato, e soprattutto le emozioni, in poche righe è difficile, comunque ci provo. 
Sono le cinque del 19 e ha inizio il viaggio che ci porta verso Matera.
Si parte e dopo aver attraversato l’Adige ed il Po si fa tappa a Rimini per cambio guida autisti e poi via spediti verso Matera. 
Sulla nostra destra sbuca il monte Titano con lo Stato di San Marino, poi giù verso le Marche dove i pendii sono pieni di grano e di ginestre, si oltrepassa il Conero e sulla destra appaiono le città di Loreto e poi quella di Recanati e alla nostra sinistra l’azzurro dell’ adriatico e verso Ascoli spuntano i Monti Sibillini con qualche chiazza di neve. Si percorre poi l’Abruzzo e qui il paesaggio muta ancora ai campi coltivati si sostituiscono i vigneti e poi ad un tratto maestoso si intravede il Gran Sasso, si supera Pescara e ritornano in mente ricordi scolastici: Gabriele D’Annunzio.
Si continua e si entra in Molise con le sue città balneari quali Vasto e Termoli, anche qui i colori la fanno da padrone. Si giunge infine in Puglia e qui i laghi Lesina e Varano fanno da sfondo al promontorio del Gargano, qui compaiono in mezzo alla piana le pale eoliche si supera Foggia e poi Barletta ed infine Bari .
Usciti dall’autostrada si prosegue verso Altamura dove faremo tappa per l’escursione ai Sassi di Matera. Altamura è una bella cittadina della Puglia sede vescovile e fondata nel  XII secolo da Federico II di Svevia.
Preso alloggio in un albergo, vicino al centro storico, si fa una breve visita alla città e poi cena in un ristorante dentro le Mura e veduta notturna dei luoghi simbolo della città, come la Cattedrale  e i vari vicoli. 
Il 20 si parte per Matera e i trulli di Alberobello, il tempo durante la notte si è chiuso e promette pioggia. In breve si giunge a destinazione e grosse nubi nere sono all’orizzonte, in piazza Vittorio Veneto incontriamo la nostra guida che ci farà da cicerone. Iniziamo la visita ai Sassi , Sasso Caveoso e Sasso Barisano.
Si scende si sale per vicoli e scale, si visitano siti quali la chiesa di Santa Lucia, ed un tipico Sasso di Matera, soffermandoci sugli aspetti della vita degli abitanti e sui  particolari architettonici delle abitazioni ,come le grondaie esclusivamente costruite con elementi in cotto, e di come venivano imbrigliate le acque piovane per usi domestici.
Man mano che si scende la parte alta domina la parte bassa e oltre la gravina di Matera sorgono le prime grotte scavate dall’uomo che come un groviera bucano la collina delle Alte Murge materane, ed in cima ad esse come tanti puntini i turisti.
Si risale visitando altri siti fino al luogo di partenza . 
I Sassi di Matera furono abitati fino agli anni sessanta del secolo scorso, poi furono considerati una vergona nazionale e gli abitanti furono costretti a trasferirsi in altre abitazioni e caddero in abbandono fino a quando entrarono a far parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’ UNESCO e quindi si è attivato un piano di recupero che con dei vicoli architettonici permettono di conservare la tipicità che contraddistinguono i Sassi.
Si fa una visita alla cisterna del Palombaro Lungo, una grossa cisterna che forniva acqua a tutta la città vecchia. Spunta dal cielo nuvoloso qualche raggio di sole, e dopo breve spuntino si parte alla volta di Alberobello, dalla Basilicata di nuovo in Puglia.
Alberobello con i sui caratteristici trulli ci appare con i sui caratteristici colori, il grigio delle pietre dei tetti e il bianco calce dei muri delle case. La visita è breve perché all’improvviso il cielo diventa grigio piombo e incomincia una leggera pioggia che si trasforma in acquazzone e poi con un vento fastidioso, cade qualche chicco di grandine. Grande fuga generale verso il pullmino e viaggio di ritorno verso Altamura, dove verso Putignano i campi circostanti sembrano coperti da neve, la grandine qui è caduta così copiosa, abbattendosi sugli alberi di ciliegio e creando danni alla produzione, il rosso delle ciliegie sembra sangue sul bianco della grandine.
La pioggia ci accompagna fino all’albergo e anche durante la serata e per tutta la notte.
È il 21 e sotto una leggera pioggia si parte per Pietrapertosa, distante circa un’ora da Altamura. Si risale verso Matera per poi prendere la statale che porta a Potenza seguendo il corso del fiume Basento fra paesaggi che cambiano man mano che si procede con in fondo un mare di pale eoliche e viadotti che seguono in contro pendenza l’andamento del terreno. Si procede e si sale verso  Pietrapertosa, per una strada, che piena di curve e tornanti si inerpica fino ai 1088 m. del paese che è il più alto comune della Lucania.
Si arriva a destinazione, si prende alloggio all’albergo “Il Frantoio” e poi ognuno  visita il paese liberamente fino all’ora di pranzo. Faccio un giro fino al mercato e poi risalendo verso la chiesa madre, così viene definito il duomo, e vengo fermato da un signore che “attacca bottone” e racconta che ha fatto il militare a Codognè, in poco tempo racconta il suo vissuto.
Pietrapertosa è un paese abbarbicato sotto delle rocce che assomigliano alle dolomiti, per questo vengono definite le Dolomiti Lucane. Il cielo è coperto, ma il tempo è in miglioramento. Dopo pranzo si fa un’escursione sui colli circostanti seguendo una strada fangosa che offre dei bei paesaggi sulle valli sottostanti, greggi di armenti, cani da pastore e muli. Si sale su dei bei roccioni e poi si prosegue fino ad una sorgente circondati da fioriture di piante di origano, di ginestre di cardi, viole ed elicriso, che con il caratteristico profumo che assomiglia alla liquirizia profumano l’aria.
Si ripercorre a ritroso il percorso e poi io continuo con alcuni della comitiva il tour del paese, scoprendo i segreti dell’Arabata, i vicoli che ripidi scendono e salgono, la ripida salita al Castello, la chiesa Madre e il Convento di San Francesco, portali tipici, cappelle e lapidi varie il tutto ai piedi di rocce che assumono varie denominazioni. Si ritorna in albergo per la cena ed il cielo incomincia ad aprirsi. Dopo cena breve passeggiata per vedere il paese illuminato e per ammirare le luci di Castelmezzano che sarà la meta del giorno dopo per il volo dell’angelo, le nuvole come per miracolo sono sparite ed il cielo è blu cobalto con la luna che fa da capolino fra le rocce. 
Sono le 6.30 del 22 maggio oggi è il giorno in cui viene effettuato il volo dell’angelo.
Caricati armi e bagagli si parte per Castelmezzano un paese di fronte a Pietrapertosa, ma la strada per raggiungerlo porta via molto tempo, bisogna scendere per poi risalire.
Si raggiunge la piazza principale del paese e dieci temerari e impavidi salgono sulla navetta che porta fino ad una viottolo che sale fino alla partenza del volo .
Primo troncone Castelmezzano Pietrapertosa: vengo preparato per il volo, imbrago, casco, carrello, sono sospeso ad un cavo che attraversa la valle sfiorando le cime degli alberi: parto e via, l’adrenalina è a mille e a 120 km/h sono a Pietrapertosa in un battibaleno.
I dieci si ritrovano ancora sulla navetta che dopo breve tragitto ci scarica nei pressi del castello di Pietrapertosa e per percorso pedonale si accede alla piazzola per il volo di ritorno a Castelmezzano, il volo è un pochino più lento.
Ci si ritrova tutti e poi partenza verso casa, siamo fortunati perché la giornata è splendida.
Si parte la strada è lunga si percorre ancora l’autostrada adriatica, nuovo recupero secondo autista a Rimini, verso Imola un incolonnamento ci rallenta e usciti dalla autostrada si percorre la strada che porta a Ferrara, ripresa l’autostrada breve sosta e poi la stanchezza prende il sopravvento e mi risveglio verso Padova a mezzanotte si sbarca a Vittorio.
Ringrazio a nome del capo gita tutti i partecipanti e… alla prossima avventura.

GianCarlo  



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Paesaggio appenninico
Paesaggio appenninico

Colline e montagne
Colline e montagne

Verso la Puglia
Verso la Puglia

Rosone della Cattedrale di Altamura
Rosone della Cattedrale di Altamura




Duomo di Altamura
Duomo di Altamura

Matera
Matera

Il nostro gruppo
Il nostro gruppo




Alberobello
Alberobello

Il gruppo ad Alberobello
Il gruppo ad Alberobello

Panorama
Panorama

Castello Svevo
Castello Svevo

Chiesa madre a Pietrapertosa
Chiesa madre a Pietrapertosa




Il nostro Albergo
Il nostro Albergo

Cani, muli e pastori
Cani, muli e pastori

Panorama dalla vetta
Panorama dalla vetta

Noi
Noi

Le Dolomiti Lucane
Le Dolomiti Lucane

La sorgente Alvanella
La sorgente Alvanella

salendo all´Arabata
salendo all´Arabata

Incontri
Incontri

Numerazione indico arabica
Numerazione indico arabica

Un masso a forma di dito indica il cielo
Un masso a forma di dito indica il cielo

Vecchi scalini nella roccia
Vecchi scalini nella roccia

Convento di S. Francesco
Convento di S. Francesco

Il bue?
Il bue?

Vecchie insegne
Vecchie insegne

Pietrapertosa
Pietrapertosa

Pietrapertosa di sera
Pietrapertosa di sera

Castelmezzano
Castelmezzano

Panorama sulle Murge
Panorama sulle Murge

Stiamo aspettando di volare
Stiamo aspettando di volare

Il volo dell´Angelo
Il volo dell´Angelo

Chiesetta di S. Cataldo
Chiesetta di S. Cataldo

Viadotti sulla via del ritorno
Viadotti sulla via del ritorno

Spunta il Gargano
Spunta il Gargano