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Forte di Fenestrelle


Data: 14/09/2014

Tra la Val di Susa e la Val Chisone
Una gita di due giorni: 13 e 14 settembre in Piemonte alla scoperta di cose
interessanti, sia per paesaggi che per storia. Gita che vede unite le sezioni di Vittorio
e Conegliano e non solo: un’ occasione per fare nuove conoscenze.
Sono le 5.00 del 13 quando si parte, tappa a Conegliano per imbarcare i nostri amici
di avventura, e poi via, si parte : meta la Val di Susa.
Albeggia e man mano che ci si sposta verso ovest spuntano sulla nostra destra tutte
le montagne, che ci accompagneranno verso Bardonecchia.
Poco dopo aver superato Milano e raggiunto Novara alla nostra destra spunta il
Monte Rosa, che man mano ci si avvicina a Torino cambia di aspetto, in pieno sole e
carico di neve.
Si raggiunge la Val di Susa e qui inizia il nostro primo giorno di escursione:
il forte Bramafam. Si sale per una strada militare che in breve tempo ci permette di
raggiungere l’accesso al forte: pausa pranzo in attesa della guida.
Alcuni cenni storici: la costruzione del forte risale al XIX secolo e venne costruito a
salvaguardia della linea Torino Modane, infatti il traforo del Frejus è lì davanti a noi.
Tale costruzione è servita relativamente poco, poiché già nel 1915 era superata e gli
armamenti in parte destinati ai vari fronti di guerra.
Venne usato anche come campo di concentramento per prigionieri austroungarici e
dopo la prima guerra mondiale fu riarmato.
Nella seconda guerra mondiale fu presidiato da truppe italiane e dopo il 9 settembre
1943 fu occupato dai tedeschi che lo lasciarono, non senza lasciare danni, il 27 aprile
1945. Oggi grazie ad un gruppo di volontari e all’arma dell’artiglieria è adibito a
museo e si cerca di recuperarlo dal degrado.
Inizia il giro accompagnato da un guida che seguendo un itinerario ben preciso ci fa
visitare il forte e spiegando quella che era la vita all’interno di esso.
Si ritorna a valle e ci si sposta verso il Sestriere, dove si fa una breve sosta.
Si scende la Val Chisone e si raggiunge Pragelato, di nome e di fatto, dove presso un
campeggio, alloggiando in piccole casette, si passerà la notte. Cena in compagnia al
ristorante del campeggio e poi ognuno torna al proprio alloggio.
È il 14, dopo aver fatto colazione e caricato in pullman armi e bagagli, verso le 8.00
si parte: destinazione il forte di Fenestrelle .
Dopo un’ora siamo all’interno del forte, anche qui bisogna fare un piccolo escursus
storico: la costruzione del forte avviene tra il 1728 e il 1850 per volere di Vittorio
Amedeo II di Savoia, in centoventidue anni. I lavori di progettazione furono curati
dalli ing. Bertola a cui seguì una serie di progettisti, a seconda dei vari Re di
Sardegna, fino alla salita al trono di Carlo Alberto.
Durante l’epoca napoleonica fu adibito a carcere politico, fino al 1920. Si trasformò
dopo il 1920 in caserma del 3 Regg. Alpini Btg. Fenestrelle, fino all’8 settembre
1943, e poi occupato dai tedeschi . Poi andò in degrado e adesso grazie a dei
volontari pian piano si è recuperato e trasformato in museo.
È una delle più grandi fortezze del mondo e non fu mai coinvolto in conflitti e i
cannoni non spararono mai un colpo. Costruita partendo da monte e scendendo verso
valle, e utilizzando materiali reperibili in loco.
Sono le 9.00 e ci raggiunge la nostra guida, che durante il percorso di circa
quattromila scalini ci fa partecipi della vita che si svolgeva all’interno del forte. Si
parte da Forte San Carlo per salire al Forte Tre Denti e per la scala reale raggiungere
il Forte delle Valli.
Il percorso alterna tratti al coperto a tratti allo scoperto.
Man mano che si sale sembra di sentire le voci e i rumori di quello che doveva
essere una vita molto dura, sia dal punto di vista fisico che climatico, come ricordavo
prima, la fortezza era un luogo di punizione, finestre con vetri non erano presenti fino
ad una certa epoca .
A me viene in mente il romanzo di Buzzati: Il deserto dei Tartari la Fortezza Bastiano
in mezzo al nulla per serrare una valle , che incuteva paura al nemico e per questo
mai operativo dal punto di vista militare. Così e la fortezza di Fenestrelle, un
qualcosa, un mezzo, a sbarramento della valle che alla fine riuscì ad incutere timore,
per questo non fu mai attaccato dai vicini francesi.
Come dicevo prima il percorso è un percorso misto, mulattiere, scale in galleria,
tutte della medesima larghezza, scale allo scoperto, non mancano i ponti levatoi. Man
mano che si sale le vedute cambiano. Le ore passano in fretta, anche per il modo
adottato dalla guida per spiegare quello che è Fenestrelle, si giunge al Forte delle
Valli e la nostra escursione termina.
Si scende per una bella e comoda mulattiera in mezzo al bosco ed in breve si giunge
al luogo di partenza.
Salutiamo la guida e poi si riprende la via di casa: piccola sosta per un brindisi in
allegria e a mezzanotte siamo già a casa.


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