Gallery: cispolata monte Specie 6 marzo 2016

cispolata monte Specie 6 marzo 2016


Data: 30/04/2016

Siamoa fine inverno, il cielo è oscurato da nubi, che hanno scaricato acqua per tutto il sabato a valle e neve sui rilievi . Sono le 6.30ed in cinque ci ritroviamo al parcheggio della CADORO per iniziare la nostra avventura in quel di Carbonin .

Si parte e durante il tragitto il paesaggio cambia man mano che si sale, infatti raggiunto il Cadore sembra quasi di essere in un paese del Nord Europa.

Durante la notte ha nevicato e gli alberi sono pieni di neve, così come lestrade sono ancora un po’ sporche.

Dopola tappa a San Vito, per una colazione alla pasticceria Fiori, siriprende la strada che ci porta a Carbonin fra cumuli di neve a bordostrada e mezzi spazzaneve.

Giuntial luogo in cui si inizia la nostra avventura su neve, ci si preparae si parte.

Lastrada militare che porta a Pratopiazza è ingombra di neve e c’èd battere il sentiero di salita.

Sisale pian pianino guardando il paesaggio sui monti circostanti esulla valle e fermandoci ogni tanto per tirare il fiato. La nevenasconde la strada che durante il Primo conflitto mondiale serviva acollegare il fondovalle con il forte di Prato Piazza.

Veniamosuperati da un gruppo di sci alpinisti che procedono velocemente eche contribuiscono a creare una traccia, che ci fa faticare un po’meno lungo la salita .

I panorami sono fiabeschi, sotto di noi la valle appare nella sua vastità e i monti formano una suggestiva cornice.

Dopo un tornante ci appare il forte, che sembra molto vicino, ma ci vogliono ancora trenta minuti e uno strappo finale per raggiungerlo.

Nei pressi del forte sorge il Rif. Vallandro dove si farà tappa.

Il cielo incomincia a chiudersi e si decide di far tappa al rifugioinvece di salire in vetta al Monte Specie o come lo chiamano isudtirolesi Strudelkopf .

Ci si ferma un ora al rifugio e poi si ripercorre la via di andata a ritroso, il tempo incomincia cambiare e man mano che si prosegue cadono dei fiocchi di neve che sempre più grossi e fitti ci accompagnano fino alle auto.

Si parte sotto una nevicata che ci accompagna fino alle porte del Cadore per poi trasformarsi in pioggia dopo Longarone e fino a Vittorio.

Ringrazio i compagni di gita.


GianCarlo

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