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Biciclettata 2016

Data: 29/05/2016

È una giornata uggiosa di fine maggio e numerosi ci si trova per percorrere in bicicletta, sì in bicicletta, un itinerario che si snoda lungo la Laguna Veneta.

Siamo in tutto una quarantina e dopo aver caricato le bici sul carrello appendice si parte alla volta di Jesolo, il cielo è ancora grigio e le montagne si fanno sempre più piccole alle nostre spalle.

Si sbarca a Jesolo paese e dopo una colazione veloce inizia la nostra avventura, il cielo si fa sempre più grigio, ma per il momento non piove.

Si percorre in fila indiana la strada che porta verso il Cavallino, da qui in poi il nostro viaggio continua su tratti di pista ciclabile e strade interne aperte al traffico. Una lunga strada sterrata ci porta verso i canali navigabili della laguna e le barene, sembra quasi di essere nei romanzi polizieschi di Maigret, dove canali navigabili sono rotti da chiuse, e dove la vegetazione cambia di volta in volta, cespugli di gialla ginestra, piante di tamerici, canne palustri, qualche bosco di pioppi, qualche barca appare in lontananza e dove la laguna diventa mare qualche onda. Gli uccelli marini volano sopra di noi, planano sull’acqua atterrano sugli isolotti barenali, non solo gli uccelli volano sopra di noi ma si sente in mezzo al grigiore diffuso il rumore dei motori degli aerei che ora decollano e ora atterrano nel vicino aeroporto di Tessera.

Giunti a Treporti si prosegue verso Lio Piccolo e qui ci appaiono in lontananza i fenicotteri. A Lio Piccolo si percorre un anello ciclabile a cavallo fra i canali, dove l’erba alta nasconde a volte qualche insidia.

Sosta pranzo a Lio Piccolo e poi qualche goccia incomincia a cadere e man mano la pioggia si trasforma in acquazzone e le strade incominciano a riempirsi di pozzanghere, il percorso a ritroso si fa un po’ più faticoso anche per la presenza di vento, ma alla fine tutti zuppi si ritorna al luogo di partenza dove per miracolo la pioggia cessa.

Messi panni asciutti e dopo un brindisi in allegria tutti soddisfatti, dopo aver caricato sul carrello le bici si riprende la strada di casa.

Un arrivederci alla prossima avventura.

GianCarlo

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Caro Presidente,

ti scriviamo sopratutto per ringraziarti ancora di esserti preso l' onere della presentazione dell' escursione in bicicletta a Jesolo, in vece nostra.

E' sicuramente stata bella e efficace, visto l' entusiasmo e la determinazione dimostrati dai nostri compagni di viaggio nel superare i disagi di un' escursione non facile.

Ti scriviamo, inoltre, per esprimerti la nostra personale soddisfazione per avere trovato, intorno a noi, un gruppo di persone motivatissime, capace di affrontare il viaggio coraggiosamente e anche ..stoicamente, in maniera assolutamente disciplinata e rispettosa delle regole del Codice della Strada, in condizioni atmosferiche decisamente avverse, già di per se stesse fonte di rischio.

Non possiamo tacere, infine, dell' affetto che tutto il gruppo ha dimostrato nei nostri confronti.

A ciascuna delle 40 persone che sono state con noi nella bellissima e anche avventurosa ( bagno fortunatamente senza conseguenze ) gita, ci sentiamo di dire:

Grazie per la vostra compagnia ed anche: Bravi!

Per quanto ci riguarda, questa è stata la più bella escursione che abbiamo mai condotto per il C.A.I., oltre che per il paesaggio sopratutto per i magnifici partecipanti che ricordiamo con piacere.

Ci spiace solamente di non poter ribadire il nostro grazie a ciascuno di loro, uno per uno!

Ti salutiamo cordialmente.

Maria Antonietta e Gianni.

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