Difficoltà: (E)
La Riserva Naturale Regionale della Val Rosandra si estende per circa 746 ettari in Comune di San Dorligo della Valle (TS), al confine con la Slovenia, dove nasce il torrente Rosandra. Direttore di gita: Alessandra Gregoris
Il suo canyon scavato nel calcare attira molti amanti della natura, speleologi e scalatori. I sentieri che si snodano attraverso la vegetazione illirica, mediterranea ed alpina portano a scoprire numerose grotte di interesse storico, naturalistico e speleologico; vari punti di osservazione offrono panorami eccezionali sul Golfo di Trieste e sulle Alpi. Le vasche e le cascatelle del torrente Rosandra preludono alla spettacolare cascata di 36 metri che talvolta, in inverno, si presenta completamente ghiacciata.
A seconda della stagione la natura cambia, la vegetazione ricca di cespugli si colora in autunno di tonalità calde, giallo rosso ed arancione, mentre le fioriture primaverili tingono le rocce calcaree di giallo bianco e rosa.
Cercheremo di comprendere, anche con l’aiuto dell’Operatore Naturalistico locale Dario Gasparo, quali siano gli aspetti più interessanti di questo scrigno naturalistico, i suoi delicati equilibri e le problematiche ecologiche attuali.
Il percorso include due itinerari, ovvero il sentiero del Monte Stena e il Sentiero di Fondovalle, per un totale di una decina di chilometri e un dislivello complessivo non superiore ai 400 metri, dunque è adatto a tutti. Si consigliano comunque pedule da trekking ed abbigliamento adeguato in caso di maltempo.
Dopo aver ammirato il panorama dell’intera valle dalla Vedetta di San Lorenzo si inizia il percorso dalla vicina chiesa giungendo al costone che domina la Valle.
Dopo aver costeggiato un bosco di roverella si arriva al bosco di pino nero: nel corso dei mesi primaverili si possono apprezzare le varie fioriture di emero, centaurea montana, aglio montano, santoreggia e issopo.
In prossimità della pineta si individua l’ingresso della grotta di San Lorenzo. Dal ciglione del Monte Stena è possibile individuare la cascata ed un ampio panorama che spazia fino al Golfo di Trieste.
Il sentiero prosegue in discesa seguendo una serpentina tracciata su fondo sassoso, fino alla pista ciclopedonale, che percorreremo in discesa verso Trieste e ben presto abbandoneremo, all’incrocio col Rif. Modugno, per scendere verso il sentiero di Fondovalle.
Passeremo quindi per il piccolo abitato di Bottazzo ed entreremo nella Valle vera e propria, con dei meravigliosi punti di vista sulla cascata (se la volontà e il tempo ci assistono, possiamo con una deviazione raggiungerla ed eventualmente proseguire per la più ardita – ma tranquilla – via delle acque.
In qualche tratto sono visibili le canalizzazioni dei vecchi mulini che utilizzavano le acque del torrente. Il tracciato ricalca l’antica “via del sale” utilizzata per secoli dai mercanti che raggiungevano le saline della città di Trieste.
Proseguendo sulla sinistra idrografica del torrente (esposta a nord, con un clima continentale e una gran quantità di ghiaioni, trattandosi di zona a frana poggio). Raggiungeremo il rifugio Premuda e da lì si potrà optare per risalire verso il punto di partenza oppure scendere verso Bagnoli della Rosandra (a seconda delle condizioni meteo)
Dislivello in salita: 400 m
- Programma:
-ore 7.30 Partenza da Piazzale Cadoro
-ore 10.00 Arrivo in val Rosandra
- ore 12.30-13.00 pranzo al sacco
-ore 16.00 Partenza da val Rosandra
-ore 18.30 Arrivo previsto a Vittorio Veneto
tel: 348-8018328
Presentazione in sede lunedi 24 marzo ore 21
chiedi informazioni