Gallery: Rifugio B. Boz e Col de San Piero
Rifugio B. Boz e Col de San Piero
Data: 11/06/2017
Il viaggio è più lungo del solito, questa volta. Sembra sottolineare che andremo in un luogo davvero remoto, un angolo di montagna fuori dalle rotte commerciali dei turisti, riservato a chi la montagna la ama davvero.
E infatti è selvaggia la natura attorno a noi, Natura padrona dei luoghi e delle forme di vita, che poco ha concesso agli umani in termini di modifica e sfruttamento dell'ambiente.
Dal parcheggio, dopo la breve presentazione della giornata, ci si divide in due gruppi. Il gruppo 1 salirà lungo il fondovalle, anzi, più precisamente seguirà il margine superiore della forra della parte alta della val Noana, tra boschi con vegetazione lussureggiante, fino agli alti alpeggi di Malga Neva alta e del Rifugio Bruno Boz, del Cai di Feltre.
Già, perché siamo sul versante trentino delle Vette Feltrine, zona Imer... dentro il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il gruppo 1 è fortunato ed avvista anche qualche camoscio sul pendio più in alto, sfruttando la copertura del bosco che li rende "quasi invisibili".
Il gruppo 2 invece risale faticosamente il versante nord-ovest della valle, per guadagnare prima la cresta e poi la vetta del "Col de San Piero", punto di gran godimento panoramico su tutta la valle, la catena dal Pavione al Sass de Mura, le Pale di S. Martino, il gruppo del Latemar-Cima d'Asta. Da qui guardiamo da vicino il Monte Neva, proposta possibile ma non realizzata... sarà per un altra volta, quando le gambe saranno più lunghe e forti. Il percorso è molto lungo, svolto a tratti su sentiero molto stretto e un po' disagevole (del resto qui passa ben poca gente) e il dislivello considerevole, ma i ragazzi si dimostrano ottimi alpinisti e senza mai una protesta procedono con passo spedito, rispettando tempi previsti. La natura ci avvolge totalmente.
E' negli assolati e fioriti prati di Pass de Mura che i due gruppi si ritrovano, vicino all'esposto sentiero che guarda la val Canzoi, sul vertiginoso versante bellunese della catena. Ci si gode la bella armonia dei prati alti mangiando di gusto il meritato pranzo. Poi giù al rifugio, dove ci attende una sorpresa: gli accompagnatori, con la complicità dei genitori hanno fatto preparare una torta tutta per noi! Si fa un pò di festa, anche se la stanchezza oramai si sente parecchio. Poi, con calma, scendiamo alle auto per la lunga strada della malga Neva.
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