Gallery: Obstanserseehutte

Obstanserseehutte


Data: 01/08/2015

01 agosto 1915.
Si sente l'eccheggiare delle cannonate lontano... più a est, in Carnia, tuona il cannone da giorni per un pesante bombardamento. Si sta rannicchiati in trincea, a spiare cosa fa il nemico. Tanto gli italiani che gli austriaci, pensieri poco diversi, costretti in trincee troppo piccole, catapultati da ordini superiori in una guerra troppo dura per essere compresa... Inginocchiati sui sassi, sognando, temendo un assalto, un ordine che ti imponga di andare di là, oltre le linee nemiche....
 
01 agosto 2015.
Colorato, allegro anche se ansimante di fatica, un gruppo si appresta a sferrare l'assalto. I prati sono verdi, pieni di fiori e rivoli d'acqua. Le docili mucche punteggiano i pendii e intonano musica con i loro campanacci. Tutti sembra pace e tranquillità.
Solo alcuni disarmonici solchi, che segnano le montagne come una cicatrice che stenta a guarire rompono l'idillio bucolico del paradiso terrestre. Solchi di pietre un po' inerbate, linee di vedetta e difesa. cumuli di macerie di baraccamenti e, a ben guardare, qualche groviglio di filo spinato arrugginito.
C'è silenzio, le pietre non portano le grida della sofferenza, degli spari, della paura di cent'anni fa. O forse lo portano dentro, e non lo fanno più sentire... ma è solo un momento, poi l'aria si riempie ancora delle allegre voci festanti dei ragazzi dell'Alpinismo Giovanile, "squadra speciale di assalto" per un pacifico sconfinamento, ripercorrendo quelle linee immaginarie di invasioni che non ci sono mai state. Nessuno qui, in tempo di guerra, è riuscito ad andare di là della trincea nemica.
Certo che, viste da qui, Italia e Austria sono proprio vicine! Ci lasciamo alle spalle le trincee e con passo sicuro andiamo all'arrembaggio di uno dei più bei rifugi della zona: l'Obstanserseehutte.
Tutte queste memorie di guerra ci fanno apprezzare ancor di più la pace che ora viviamo, con piacere ci accolgono sorrisi amichevoli in facce simpatiche (anche se con la lingua c'è un po' di difficoltà...).
Infine un copioso acquazzone incornicia una serata calda ed intima che ci fa sentire davvero a casa, altro che stranieri in territorio nemico!!!

L'Alpinismo Giovanile del Cai consegna a questi ragazzi l'augurio di tornare, tante e tante volte nei prossimi cent'anni, sempre attraverso prati pacifici, incontrando volti sorridenti, anche se il saluto sarà in una lingua diversa.
Piano, piano, l'erba riempirà le trincee e coprirà con un sereno silenzio il grido di quelle pietre.



chiedi informazioni

Partenza al Passo Monte Croce Comelico
Partenza al Passo Monte Croce Comelico

Malga Coltrondo
Malga Coltrondo

Poco oltre il Rifugio Rinfreddo, inizia la salita vera e propria.
Poco oltre il Rifugio Rinfreddo, inizia la salita vera e propria.

In fondo, Padola e la conca dell´Alto Comelico
In fondo, Padola e la conca dell´Alto Comelico

Gli sguardi si perdono lontani...
Gli sguardi si perdono lontani...

Cima Col Quaternà
Cima Col Quaternà

Si compila il libro di vetta
Si compila il libro di vetta

Uno sguardo "all´Italia"...
Uno sguardo "all´Italia"...

Muta memoria di un doloroso passato...
Muta memoria di un doloroso passato...

L´Austria! E, laggiù, la nostra meta!
L´Austria! E, laggiù, la nostra meta!

Mai "strachi..."
Mai "strachi..."

L´accogliente rifugio!
L´accogliente rifugio!

Laggiù, la Gailtal e Kartisch, meta del "villaggio degli Alpinisti" del 2014...
Laggiù, la Gailtal e Kartisch, meta del "villaggio degli Alpinisti" del 2014...

Le stanchezze si sentono...
Le stanchezze si sentono...

Mattino, sotto una fitta pioggia, salutiamo il nostro amato rifugio...
Mattino, sotto una fitta pioggia, salutiamo il nostro amato rifugio...

Noi si sale, l´acqua scende...
Noi si sale, l´acqua scende...

Ma sempre allegri bisogna stare....
Ma sempre allegri bisogna stare....

Piove.
Piove.




Schiarisce, mentre ci avviciniamo a Malga Nemes
Schiarisce, mentre ci avviciniamo a Malga Nemes

Tra poco uscirà il sole!
Tra poco uscirà il sole!