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Sentiero Zanin


Data: 08/03/2015

I monti vicino a casa nostra.
Sono le 7.50 di domenica 8 marzo, e dopo aver parcheggiato le auto, siamo nei pressi del capitello di Sant’ Ottilia, in tutto siamo  in dodici, quattro maschi e otto donne. 
In queste due ultime due gite la presenza delle donne è risultata maggiore rispetto a quella maschile.
Dicevo 8 marzo, quindi festa della donna, e il capo gita fa omaggio di fiori di mimosa a tutte le donne partecipanti a questa bella e suggestiva escursione nelle valli e nei monti vicino alle nostre case, e qualcuno viene fin da Treviso per conoscere le nostre zone.  
È bello percorrere dei sentieri che nascondono una storia, infatti fino a non poco tempo fa, fino agli anni sessanta del secolo scorso, questi sentieri venivano percorsi dai residenti per la fienagione, il pascolo degli animali, il taglio e mantenimento del bosco , ma anche per raggiungere delle località che sono nell’altra valle e quindi per scambi commerciali e di notizie, internet ed i nuovi social network ancora erano pura fantasia.
La giornata è baciata dal sole, l’aria è frizzante: si parte ed in breve si raggiunge la chiesetta di San Vigilio, il sentiero sale ripido ed in breve si giunge in un belvedere dove si ammira la valle che guarda Cison. Dopo vari saliscendi si giunge al passo di San Boldo e qui si incontrano degli amici.
Breve pausa pranzo, un caffè veloce nella vicina locanda e poi percorrendo una strada in salita si raggiunge Col de Culiè , dove si pesta anche la neve, che nel versante in ombra è ancora presente.
Si scende rapidamente, fra sentieri e stradine, alle macchine, il tutto accompagnato da una fioritura di primule, bucaneve e un bel fiore, di cui non ricordo il nome, che spunta tra i sassi in mezzo al sentiero: esiste anche una sorgente la cui acqua è ritenuta fonte di “acqua guaritrice” per la gente di una non lontana generazione. Non solo ma dai pochi minuti di cammino che ci dividono dalle macchine, esiste una torre che si presume di epoca romana: quindi l’escursionismo è un legame fra storia, sogni e natura, ed il tutto si riassume:  in conoscenza del territorio.
Un ringraziamento a Gino il nostro capo gita, e a tutti i partecipanti in particolar modo alla Angela.

GianCarlo Da Dalt


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Capitello di Santa Ottilia
Capitello di Santa Ottilia




Un Pipistrello
Un Pipistrello




La nostra compagnia
La nostra compagnia




Si pesta neve
Si pesta neve

CAI Vittorio Veneto
CAI Vittorio Veneto