Gallery: Monti Bivera e Clapsavon

Monti Bivera e Clapsavon


Data: 13/09/2015


All’ora prestabilita per la partenza ci troviamo in pochi, ma determinati, è ancora buio, infatti l’autunno è prossimo e le giornate incominciano ad accorciarsi.
Si parte ed in breve si raggiunge Domegge di Cadore dove si fa la pausa colazione e si incontrano comuni amici che si dirigono verso le Tre Cime per partecipare: all’abbraccio alle Tre Cime.
Si prosegue il nostro viaggio per una strada tortuosa che ci conduce verso Casera Razzo, dove inizierà la nostra avventura.
Arrivati al luogo di inizio escursione ci attendono due amici Nadia e Nedo: si parte e verso il Cadore si apre un po’ il cielo, e la rugiada, complice il sole, crea dei ricami che assomigliano a perle sui fili d’erba e dove pascolano tranquille le mucche. Le nuvole corrono portate dal vento e accarezzano le cime degli alberi mentre il sole illumina le montagne. 
Il sole ci accompagna lungo una strada, dove curva dopo curva i panorami variano, e si giunge a Malga Chiansaveit.
Qui si formano due gruppi: il primo prosegue per il sentiero che porta al Monte Bivera, il secondo segue quelo che porta al Clapsavon: fra sentieri erbosi e boscosi segnati dal passaggio degli armenti si percorrono sentieri paralleli che porteranno alle rispettive cime.
Il gruppo di cui faccio parte raggiunge in breve la forcella Chiansaveit e ahimè incomincia
a diventare tutto grigio, ma si continua e fra papaveri retici e stelle alpine percorrendo un ghiaione si giunge in cima al Clapsavon si suona la campanella e si firma il libro di vetta. In mezzo alla nebbia si sentono delle voci, sono i nostri compagni, che percorrendo una cresta ci raggiungono. Non hanno raggiunto la vetta per sicurezza e anche perché non si possono godere dei bei panorami, di cui noi tutti non abbiamo potuto godere.
Ci si ricongiunge, come minatori che si trovano al termine dei lavori di una galleria: ora siamo in nove, strette di mano, abbracci e foto per ricordo.
Inizia un freddo vento e si decide di scendere di un po’ per fare una breve sosta pranzo, al riparo dal vento e dell’aria carica di umidità.
In breve si ripercorre il sentiero che ci porta prima a Casera Chiansaveit, dove si fa una breve sosta e poi si riprende il cammino verso Casera Razzo. Qui ritroviamo l’amico Nedo.
Si festeggia il compleanno di Andrea, fra dolce e salato e un buon bicchiere di vino.
Poi si riparte per tornare verso casa, fra qualche rallentamento, e dove verso il Fadalto ci accoglie un bell’acquazzone fin quasi a casa.
Un ringraziamento dovuto ad: Andrea, Cinzia, Giacomino, Nadia, Ines, Sara, Sergio. E a Nedo che ci ha atteso in Casera Razzo.

GianCarlo


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Casera Razzo
Casera Razzo

Gruppo in partenza
Gruppo in partenza




Il gruppo in cammino
Il gruppo in cammino

Una lama
Una lama

Casera Chiansaveit
Casera Chiansaveit

Verso la forcella Chiansaveit
Verso la forcella Chiansaveit

Prati, Lame e Bosco
Prati, Lame e Bosco

Cima del Clapsavon
Cima del Clapsavon

Una Chiocciola
Una Chiocciola

Casera Chiansaveit sulla strada del ritorno
Casera Chiansaveit sulla strada del ritorno