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Landro de Strapezze


Data: 30/04/2016

Landro de Strapezze


Èuna passeggiata in siti ormai quasi dimenticati, dove la natura si è ripresa i suoi spazi, dove una volta vi erano prati oggi troviamo dei boschi, dove una volta vi erano degli insediamenti oggi troviamo il paesaggio dell’abbandono.

Forse è stato il passaparola, forse è stata la curiosità, ma ci troviamo ad essere più di venti alle vecchie scuole di Fais per intraprendere la nostra avventura, fra cui due nuovi soci.

Vedo facce nuove, vecchie conoscenze: si parte e dopo poco si raggiunge,un vecchio insediamento, fra muri a secco ricoperti da muschio sicontinua fino a dove la mulattiera si fa sentiero e dove incominciail tratto in salita.

Dopoun breve tratto boscoso si apre il panorama verso valle, dove sivedono i laghi del Restello e quello Morto, di fronte le pendici delPizzoc dove fra alberi in fiore si intravede, più in basso, BorgoMaren.

Sisale per ripidi sentieri erbosi in fila indiana fino a raggiungere Casera Marin.

Seguendo un sentiero che costeggia i Crodon si continua in mezzo al bosco,dove il percorso si fa sempre più ripido e porta ad un insidioso canalino, superato questo si scende ancora fino a raggiungere ilLandro de Strapezze, dove gradita sorpresa troviamo tre nostri amici,che hanno seguito un altro itinerario: si fa sosta pranzo e poi si riprende il cammino seguendo un bel sentiero che porta a sotto leLisse, si continua fra sentieri tranquilli, poi ripidi e con vari saliscendi fino a Borgo Collon fra fioriture di primule e narcisi selvatici, per arrivare infine al luogo di partenza: qui si fa un po’di festa in allegria e poi ognuno riprende la strada del ritorno.

A Longhere si fa tappa , siamo una decina, a casa dell’amico Lino .

Ringrazio, a nome del CAI di Vittorio Veneto tutti i partecipanti alla bella e non semplice escursione.


GianCarlo

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