Gallery: Ciaspolata 10 febbraio 2018-Posa Puner

Ciaspolata 10 febbraio 2018-Posa Puner


Data: 10/02/2018

Ciaspolata10 febbraio 2018-Posa Puner


È una fresca serata di febbraio e alsolito ritrovo, piazzale parcheggio CADORO, ci si trova in unadecina, 14 per essere esatti, per intraprendere una nuova avventura,una ciaspolata in notturna.


Facce vecchie e nuove incomincianol’avventura: si parte verso Miane e superato Combai si prende lastrada che fra castagni secolari porta al Rifugio Posa Puner, si saleper qualche chilometro e poi in uno spiazzo adatto si parcheggiano leauto. E’ ormai sera e nella Valle sottostante incominciano adaccendersi le prime luci dei paesi.


Da ora in poi una inizia una bellaavventura che con le ciaspe ai piedi ci permette di percorrere un belsentiero che conduce verso il Rifugio Posa Puner. In alto fra lecondense appare una luce che fa capolino dai margini del bosco difaggi appena sotto il rifugio, sembra l’alone che la luna creaquando sorge, è la nostra meta.


Si pesta neve caduta fresca durante lasettimana e che scricchiola man mano che le ciaspe procedono passodopo passo. Il fascio della torcia frontale mette in evidenza sagomee paesaggi da fiaba, il tutto avvolto dalle nuvole create dal fiato,qua e là si sentono i suoni del bosco, si intravedono orme dianimali selvatici, si sentono richiami di uccelli notturni.


Il sentiero da prima dolce salelievemente e alla fine si apre verso una luce avvolta fra le nuvole,è la luce del Rifugio Posa Puner. Quando si entra in rifugio, iltepore di una rotonda ci accoglie insieme alla calda accoglienza deigestori, dopo quattro ciacole si prende posto a tavola, siamo gli unici avventori della serata, prese le ordinazioni si passa iltempo in allegria.


Si riprende la strada dl ritorno, che avolte è più insidiosa di quella di salita per la presenza di neveche sciolta si è ghiacciata rendendo il percorso scivoloso, infattiqualcuno scivola senza danni. Il panorama nella Valle si ètrasformato in una Ville Lumiere, mentre sopra di noi appaiono lestelle in una algida serata.


Si giunge alle auto e dopo i saluti egli arrivederci si riprende la strada che ci porta al parcheggio CADORO e ci si dà appuntamento per le prossime avventure che sono in programma.


Un grazie a tutti i partecipanti, facce nuove e vecchie, e soprattutto al nostro capo gita Carlo Giorni, che ci ha permesso di percorrere un sentiero che sembrava un paesaggio natalizio, i faggi con i loro rami ricamati di neve creavano un qualcosa di suggestivo.


Giancarlo

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