Gallery: PERCORRENDO I SENTIERI DEI NOSTRI ANTENATI 2014

PERCORRENDO I SENTIERI DEI NOSTRI ANTENATI 2014


Data: 13/04/2014


Non bisogna mai dimenticare che forse anche qui vicino ci sono dei luoghi che possono farci sognare. Le nostre prealpi, quelle trevigiane, che spaziano dalla pianura fino alla laguna per poi risalire e raggiungere i colli asolani e quelli euganei, sono uno di quelli. 
La giornata scelta per l'escursione, all'inizio, non può offrire dei panorami sulle valli e sui colli circostanti, anzi alla partenza una leggera pioggia ci accompagna fino al luogo in cui avrà inizio la nostra avventura.

Comunque si decide di intraprendere la nostra escursione.
Raggiunto Valmareno e parcheggiato le auto in cortile della colonia Colombera, una casa colonica dei conti Brandolini, percorrendo la via dell'acqua e inserendosi in una gara di trail montano, si costeggiano le mura del castello di Cison di Valmarino per poi giungere ad una fontana. Qui incomincia la salita vera e propria, a zig zag di qua e di la, a volte con la lingua che tocca il sentiero, si raggiunge il bivio che indica la forcella del Foran: poi si prende il sentiero che porta verso Praderadego, il sentiero delle Ortesie Basse. Guardandoci intorno si nota una fioritura di Genziane, Anemoni e sconfinate distese di Narcisi, qualche Aquilegia.

La nostra guida ci spiega la topografia, e la flora del luogo con la toponomia in uso nella valle.

In breve si raggiunge Praderadego, dove presso una trattoria la comitiva si concede una meritata pasta al ragù.
Si riprende il cammino, con qualche variante e sosta per foto di gruppo seguendo il sentiero del Pindol, che fra strettoie e discese ripide ci riporta al luogo di partenza.
Questi per me sono percorsi che devono essere conosciuti e che sono sentieri di montagna a tutti gli effetti. Da questi percorsi si possono poi realizzare altre vie man mano più impegnative, ma soprattutto che siano percorsi facili o difficili, non bisogna mai percorrerli a testa bassa, bisogna fermarsi ad ammirare i panorami, la natura e se si ha fortuna anche qualche animale selvatico o traccia di esso.
Grazie al nostro valido capogita tutto questo è stato possibile, e anche se il percorso è stato impegnativo, dal punto di vista lunghezza, la giornata è passata in un clima goliardico. Infatti a fine percorso un rinfresco a base di dolci e vino ha concluso la giornata in allegria e pensando a nuove escursioni in un futuro prossimo.

Un grazie di cuore al capogita.



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Valmareno 
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Casera con faggio secolare
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Il passaggio del tempo
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E´ solo un albero?
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Curiosità
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