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Monte Grappa

Data: 22/05/2016

Vittorio Veneto non é un posto qualsiasi. Viviamo in una zona davvero particolare... in cui è difficile scindere il trinomio Montagna-Alpini-Guerra.

Eppure, nell'immenso numero di montagne presenti in Italia, sono relativamente poche quelle coinvolte direttamente nel primo Conflitto Mondiale. Ma quelle "poche" sono tutte qui vicino a noi, ed il rischio è che, per noi, diventi "normale" andare in montagna e vedere strade scavate sulla roccia, trincee, ricoveri, fortificazioni. E, peggio, il rischio è che da "normale" queste cose diventino parte integrante del paesaggio che non ci dicono più nulla.

Invece non è così. Non deve essere così. Raccontare ancora quelle storie, entrare dentro a quello spaccato di vita "al fronte" così lontano dal nostro modo di vivere oggi, per poter apprezzare il valore della pace e della libertà. Per imparare ad avere i dovuti sentimenti di profondo rispetto per chi, sulle nostre montagne, ha perso la giovinezza, gli amici, la vita. Gli accompagnatori di Alpinismo Giovanile hanno raccolto la sfida di raccogliere questo difficile compito.

Portare i ragazzi sul posto, farli camminare dentro le trincee, raccontare loro le emozioni che potevano provare ragazzi poco più grandi di loro in quelle terribili situazioni.

E, per i più grandi, riflettere sulla geografia del fronte dopo Caporetto, per capire quali erano i punti strategici dove gli eserciti hanno concentrato immani sforzi.

Il luogo scelto per questo tuffo nella storia è stato il Monte Grappa, e la data due giorni prima della ricorrenza del 24 maggio.

Con l'augurio che i ragazzi dell'AG diventino, in futuro, "uomini costruttori di Pace".

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