Gallery: Il versante lapisino del Col Visentin

Il versante lapisino del Col Visentin


Data: 30/12/2016

Partenza dalla piana degli alpini di Nove, un "freddo beco" ma i "pochi ma boni" sono pronti ed entusiasti.
Subito una veloce visita al pozzo piezometrico, parola tecnica per descrivere un "camino" di sfogo per i picchi di pressione nelle condotte forzate per l'acqua. A ricordare i disegni sui libri di scuola non ci rende conto della sua reale dimensione, davanti a noi un enorme camino che invece di svettare al cielo va ad incontrare la condotto forzata sotto terra. Qualche nozione veloce sull'energia idroelettrica, generata dal sistema bacino a monte, condotta forzata e centrale a valle, turbine ed alternatori ... e poi via su per il sentiero che ci porta a Croda Rossa. 
Fuori da bosco il sole ci riscalda (una sensazione deliziosa) e sotto di noi vediamo la nebbia che sovrasta Vittorio Veneto. Due mondi diversi, sopra il sole e sotto l'uggiosa nebbia.... che bello essere sopra .... e vedere il col Visentin e dall'altra parte il Monte Pizzoc.
Facciamo un'altra breve sosta presso una teleferica per il trasporto a valle della legna ed Agostino coglie l'occasione anche per una interessante lezione sulla formazione geologica della val Lapisina,... che bello poter  immaginare sotto di noi uno dei due tronconi  del ghiacciaio del Piave.
Attraversiamo i piccoli paesi di Croda Rossa e Fais e qui ci concediamo delle piccole pause per ammirare il panorama e, perché no, per chiacchierare un po'... anzi, ho capito che questo chiacchierare tra di noi  (sia durante il cammino che in pausa) è la parte più bella dell'escursione!
Proseguiamo lasciandoci alle spalle i piccoli e graziosi borghi per fare sosta pranzo presso una piccola casera nascosta nel bosco; qui finalmente addentiamo i panini portati da casa con finale di quadratoni di cioccolata (buonissima !!) offerta da un compagno d'avventura.
La nebbia si sta alzando, quindi "bando alle ciance" si scende a valle ed andiamo a visitare le limpide e blu  sorgenti del Meschio (o meglio il bacino del "brent") , si costeggia parte del fiume Meschio fino ad incontrare il piccolo borgo  "La Sega" ove si possono ancora vedere le roste dei mulini ed edifici che poggiano parte dei loro "piedi" nelle acque del fiume. Dal nome, un tempo, segherie e magli, rendevano questo borgo tutt'altro che silenzioso come lo è ora.
Arriviamo a destinazione a Vittorio ma siamo un po in anticipo e così ci viene "naturale" il fuoriprogramma: gelato e cioccolata calda.... troppo bello !!
E così è terminato in bellezza il programma di attività Alpinismo Giovanile Cai Vittorio Veneto 2016.


chiedi informazioni

Lasciamo la nebbia per andare al Sole!
Lasciamo la nebbia per andare al Sole!













Cibo per uccelli liberi!
Cibo per uccelli liberi!

Bellissimo esempio di stratificazioni sedimentarie
Bellissimo esempio di stratificazioni sedimentarie

Le sorgenti del meschio!
Le sorgenti del meschio!